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martedì 4 aprile 2017

Conosciamo i personaggi dei libri... #9


Oggi vi voglio, far conoscere questa nuovissima rubrica. Ideata da me e dalla dolcissima Cristina, del blog IlmondodiCry l'idea è stata di entrambi, è la rubrica consiste, di far conoscere un determinato personaggio. Che amiamo di un determinato, Fandom (cartoni,serie tv, film, libri ,anime ecc..) oggi il tema è personaggio veramente esistito. *O* Il precedente tema era Fatine Disney. Vi lascio QUI il mio post  su Daina , se lo volete vedere o se vi è sfuggito :) ma ora iniziamo, con il post. :)
Giovanna D'arco 


Vita:
Giovanna nacque a Domrémy in una famiglia di contadini della Lorena, ma appartenente alla parrocchia di Greux, era una ragazzina molto devota e caritatevole; nonostante la giovane età visitava e confortava i malati e non era insolito che offrisse il proprio giaciglio ai senzatetto per dormire lei stessa per terra, sotto la copertura del caminoAll'età di tredici anni iniziò a udire voci celestiali spesso accompagnate da un bagliore e da visioni dell'arcangelo Michele, di santa Caterina e di santa MargheritaGiovanna decise di consacrarsi interamente a Dio facendo voto di castitàTuttavia, i suoi genitori dovettero intuire qualcosa del cambiamento che stava avvenendo nella ragazza, forse anche allertati da qualche confidenza che Giovanna stessa si era lasciata sfuggire, come avrebbe ricordato, molti anni dopo, un suo amico di Domrémy, ed avevano deciso di darla in sposa ad un giovane di Toul. Giovanna rifiutò la proposta di matrimonio e il suo fidanzato la citò in giudizio dinanzi al tribunale episcopale; ascoltate entrambe le parti, il tribunale diede ragione a Giovanna, dal momento che il fidanzamento era avvenuto senza il suo assensoVinta anche la resistenza dei genitori, la ragazza ebbe di nuovo libertà di azione e poté dedicarsi alla sua missione. La prima tappa del suo viaggio la portò sino a Vaucouleurs dove, con l'appoggio dello zio riuscì ad incontrare il capitano della piazzaforte. Questi, al primo incontro, la schernì rimandandola a casa come una povera folle. Per nulla demoralizzata da quell'insuccesso, Giovanna si recò altre due volte presso il capitano di Vaucouleurs e questi, forse spinto dal consenso che Giovanna sapeva raccogliere tanto tra il popolo quanto tra i suoi uomini, mutò parere sul suo conto, sino a convincersi della sua buona fede e ad affidarle una scorta che l'accompagnasse al cospetto del sovrano, come la ragazza chiedeva Presentandosi a Carlo VII dopo due giorni di attesa, nella grande sala del castello, durante un'assemblea imponente, alla presenza di circa trecento nobili, Giovanna gli si avvicinò senza indugio e s'inginocchiò, sostenendo di essere stata inviata da Dio per portare soccorso a lui e al suo reame. Tuttavia il Delfino, non fidandosi ancora completamente di lei, la sottopose ad un primo esame in materia di fede. Giovanna iniziò pertanto la riforma dell'armata trascinando con il suo esempio le truppe francesi e imponendo uno stile di vita rigoroso e quasi monastico: fece allontanare le prostitute che seguivano l'esercito, bandì ogni violenza o saccheggio, vietò che i soldati bestemmiassero; impose loro di confessarsi e fece riunire intorno al suo stendardo l'esercito in preghiera due volte al giorno. Il primo effetto fu quello di instaurare un rapporto di reciproca fiducia tra la popolazione civile ed i suoi difensori i quali, invece, avevano l'inveterata abitudine di tramutarsi da soldati in briganti quando non erano impegnati in azioni di guerra. Soldati e capitani, contagiati dal carisma della giovane, sostenuti dalla popolazione di Orléans, si prepararono alla riscossaGiovanna divenne ben presto una figura centrale nelle armate francesi: vestita da soldato, impugnando spada e un bianco stendardo con raffigurato Dio benedicente il fiordaliso francese ed ai lati gli arcangeli Michele e Gabriele. Il 30 aprile, Giovanna, che sulla via per Orléans era stata inaspettatamente raggiunta da due dei suoi fratelli, Giovanni e Pietro, che si erano uniti ai soldatisi recò dal Bastardo d'Orléans, ricevendo l'ordine di astenersi da qualsiasi azione di guerra fino all'arrivo dell'armata reale. Fremente d'impazienza, la ragazza si recò allora al bastione degli inglesi di guarnigione nelle Tourelles, intimando loro di arrendersi. Questi risposero colmandola d'ingiurie, gridandole di tornare a guardare le vacche e minacciando di bruciarla se l'avessero fatta prigionieraNon tutti, del resto, accettavano di buon grado di prendere ordini dalla Pulzella, né amavano il suo tono franco Il 23 maggio 1430 Giovanna tentò un attacco a sorpresa contro la città di Margny, dove trovò una resistenza più forte del previsto e, dopo essere stata respinta per tre volte, vedendo giungere al nemico altri rinforzi dalle postazioni vicine, comandò la ritirata al riparo delle mura di CompiègneFatta prigioniera insieme al suo intendente, Jean d'Aulon, ed al fratello Pietro, Giovanna fu condotta in un primo tempo alla fortezza di Clairoix, quindi, dopo pochi giorni, al castello di Beaulieu-les-Fontaines ove rimase sino al 10 luglio, ed infine al castello di Beaurevoir. Qui, Giovanna venne trattata come una prigioniera d'alto rango e, infine, riuscì a conquistarsi la simpatia di tre dame del castello che, stranamente, portavano il suo stesso nome: Jeanne de Béthune, Jeanne de Bar ed infine Jeanne de Luxembourg, zia del potente vassallo, che giungerà sino al punto di minacciare di diseredarlo qualora la Pulzella fosse stata consegnata agli inglesi. Del pari, Giovanna avrebbe ricordato con affetto queste tre donne durante gli interrogatori, ponendole su un piano di rispetto immediatamente inferiore a quello dovuto solo alla propria regina. Dopo la cattura di Giovanna, Carlo VII non offrì un riscatto per la prigioniera, né fece passi ufficiali per trattarne la liberazione. Secondo alcuni, Giovanna, ormai divenuta sin troppo popolare, fu abbandonata al suo destinoin quanto la giovane sarebbe stata «sospettata fortemente di numerosi crimini in odore di eresia», finalmente l'ebbe, almeno formalmente, in custodia: la prigioniera ormai era rinchiusa nel castello di Rouen, in mano inglese. Qui la detenzione fu durissima: Giovanna era rinchiusa in una stretta cella del castello, guardata a vista da cinque soldati inglesi, tre all'interno della stessa cella, due al di fuori, mentre una seconda pattuglia era stata piazzata al piano superiore; i piedi della prigioniera erano serrati in ceppi di ferro e le mani spesso legate; solo per partecipare alle udienze le venivano tolti i ceppi ai piedi, che invece, la notte, erano saldamente fissati in modo che la ragazza non potesse lasciare il proprio giaciglio. La mattina di domenica 27 maggio, Giovanna chiese di alzarsi ed un soldato inglese le sottrasse gli abiti da donna e gettò nella sua cella quelli maschili; nonostante le proteste della Pulzella, non gliene furono concessi altri. A mezzogiorno, Giovanna fu costretta a cedereCauchon ed il viceinquisitore Lemaistre, insieme ad alcuni assessori, si recarono il giorno seguente alla prigione: Giovanna affermò coraggiosamente di aver ripreso l'abito maschile di propria iniziativa, poiché si trovava tra uomini e non, come suo diritto, in una prigione ecclesiastica, sorvegliata da donne, ove poter sentir messa. Il 29 maggio Cauchon condannò Giovanna al rogo. Giovanna fu condotta nella piazza del Mercato Vecchio di Rouen dove abbandonata nelle mani del boia,venne condotta dove il legno era già pronto, di fronte a una folla numerosa riunitasi per l'occasione. Vestita di un lungo abito bianco e scortata da circa duecento soldati, salì sino al palo dove fu incatenata, sopra una gran quantità di legna. Giovanna, caduta in ginocchio, invocava Dio, la Vergine, l'arcangelo Michele, santa Caterina e santa Margherita; domandava ed offriva perdono a tutti. Chiese una croce ed un soldato inglese, impietosito, prese due rami secchi e li legò a formarne una, che la ragazza strinse al petto; Isambart de La Pierre corse a prendere la croce astile della chiesa e gliela pose dinanzi; infine, i soldati strattonarono il boia e gli ordinarono: «fa' ciò che devi». Il fuoco salì veloce e Giovanna chiese dapprima dell'acqua benedetta, poi, investita dalle fiamme, nel dolore atroce, gridò a gran voce: «Gesù!». Così morì Giovanna, a soli diciannove anni.
Quando sento, dire a dei ragazzi  che le femmine o le donne sono deboli, mi viene da ridere. sapete il perchè? Perchè penso a Giovanna! una ragazza cazzuta al massimo, che non ha chiesto niente in cambio per le battaglie che ha dovuto affrontare, e in cambio cos'ha ricevuto; è stata uccisa! ma no in battaglia, ma arsa al rogo perche era considerata una strega! la prima volta che ho sentito la storia di Giovanna, sono rimasto indignato ma anche affascinato; da questa giovane donna, che combatteva come un cavaliere, che indossava un armatura, e che andava in guerra. In un tempo in cui solo i maschi, (considerati il sesso forte) potevano andare in guerra, e diventare cavalieri. Giovanna è stata una delle tante donne, (anche prima di lei) a dire. "Sono una donna, e allora! sono lo stesso forte." Non si è fatta scrupoli, ha lottato, e rimasta indipendente ed è sempre stata devota a Dio. Fino alla fine, :) 




Quando sarò padre non leggero, a i miei figli favole che non insegnano la parità dei sessi, non leggero di principesse che stanno in una torre ad aspettare, un uomo in calzamaglia blu, anche comunemente chiamato "principe". Ma gli leggerò favole, di donne combattive e guerriere, donne che non hanno bisogno di essere salvate perchè forti come 100 uomini. :) E indovinate la prima storia, che gli leggerò di chi parlerà? Esatto! parlerà proprio di lei, la mia amata Giovanna D'Arco. Avrà da me un rispetto e un ammirazione che durerà per sempre. :) Perchè come potrei non amarla? Bellissima, forte e coraggiosa ma soprattutto super cazzuta. ;)

Cosa ne penso del personaggio scelto da Cry: 
Cry per questo vastissimo, campo ha scelto un personaggio particolarissimo. Ovvero Maria Antonietta, un'altra donna che ha fatto la storia, e che con Giovanna non centra niente. XD Che dire su Maria, è stata una grande principessa, anche se non ricordo molto su di lei. :( Penso però che non meritasse di morire così, penso che come Giovanna abbia avuto una morte ingiusta. E credo davvero, che abbia fatto delle grandi cose... anche se non ricordo cosa ha fatto. XD Però se volete un post più dettagliato, su di lei, il blog di Cry fa proprio per voi. :)

Il post è finito. A domani, e mi raccomando fatemi sapere che ne pensate di questa rubrica. Vi piace? Avete qualche richiesta in particolare? Vi piace Giovanna D'Arco ? Qual'è la vostra eroina storica? Voglio tanti commenti. Con questa strepitosa rubrica, ci vediamo martedì per conoscere un nuovo personaggio di un'altro Fandom. :) 

2 commenti:

  1. Ciao!
    Hai scelto un personaggio che anche a me piace molto!
    Recentemente ho letto alcuni romanzi storici di Philippa Gregory, e Giovanna d'Arco è presente nei volumi "La regina della rosa rossa" e "La signora dei fiumi". Credo che l'autrice le abbia reso decisamente giustizia :-)

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    1. Mi segno i titoli se parla di Giovanna D'Arco devo leggeri grazie ancora! :)

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