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lunedì 25 maggio 2020

Recensione "La misura della felicità" di Gabrielle Zevin

Salve Incanti, anche oggi sono di fretta, ero tentato anche di non fare il post per la troppa stanchezza ma non potevo lasciarvi senza post ed ecco la recensione di stasera, domani uscirà se tutto va bene la presentazione di un progetto a cui tengo molto, ma ora partiamo con questa recensione. :)



Titolo: La misura della felicità
Autrice: Gabrielle Zevin
Prezzo: 12,00€
Pagine: 314
Pubblicazione: 2014
Editore: Nord


Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Disprezza i libri che vende (mentre quelli che non vende gli ricordano quanto il mondo stia cambiando in peggio) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che gli sono rimasti, capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di «abbassare i prezzi». Una sera, però, tutto cambia: rientrando in libreria, A.J. trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all'infanzia; ha in mano un biglietto, scritto dalla madre: «Questa è Maya. Ha due anni. È molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata». Seppur riluttante (e spiazzando tutti i suoi conoscenti), A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga l’esistenza. Perché Maya è animata da un’insaziabile curiosità e da un’attrazione istintiva per i libri – per il loro odore, per le copertine vivaci, per quell'affascinante mosaico di parole che riempie le pagine – e, grazie a lei, A.J. non solo scoprirà la gioia di essere padre, ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio, trovando infine il coraggio di aprirsi a un nuovo, inatteso amore...





Da tanto tempo devo recensire questo romanzo e finalmente oggi mi sono deciso, partiamo dal presupposto che non è un romanzo perfetto e l'ho capito solamente parecchi anni averlo finito, La misura della felicità è sicuramente un romanzo che ti tiene compagnia, che ti fa riflettere e che ti strappa un sorriso, ma è anche moltoooo lento, sarà lo stile dell'autrice ma io non sono riuscito ad appassionarmi tanto e talmente mi annoiavo che dovevo stoppare parecchie volte il libro e leggere altro, ma questo solo a metà libro, nella parte finale devo dire che si è ripreso e anche abbastanza bene perchè l'ho subito divorato e ho finito per apprezzarlo per le tematiche delicate, non si sente parlare spesso di adozione e quando ho ritrovato questa tematica in questo libro ne sono rimasto parecchio contento. Da sempre mi reputo una persona curiosa che vuole conoscere il punto di vista di altre persone, ma soprattutto nuove storie, e mai mi era capitato di leggere proprio un libro che trattasse di questo argomento. E posso dire a distanza di anni di ritenermi soddisfatto, lo stile come ho detto prima è molto lento all'inizio per poi ingranare un po' verso metà libro e ripartire alla grande, i personaggi sono caratterizzati abbastanza bene, anche se non mi hanno colpito più di tanto, per il resto non ho particolari considerazioni da fare, storia e tematiche belle, personaggi ben fatti e stile (anche se un po' lento) molto veloce e descrittivo. Questo libro a mio parere dovrebbe essere letto di più perchè affronta un tema non molto rappresentato, ma comunque valido, e lo fa abbastanza bene per questo non mi sento di sconsigliarlo, anzi penso che ognuno si debba fare un'idea personale di questo romanzo solo così veramente riuscirete a capire perchè mi venga così difficile parlarvi di questo romanzo. XD Ma a parte gli scherzi si consiglio questo romanzo a chi cerca una storia diversa ma intensa, a chi ama leggere e a chi sta cercando di ritrovare la passione per farlo proprio come A.J. Fikry! :)


          Valutazione




Consigli dalla libreria
Voglia diUn bel romanzo delicato e che ti tenga compagnia
Il luogo adatto per leggerlo: In una libreria o biblioteca
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